LA LUNGA CRISI DELL'OTTOCENTO


Ricerche e innovazioni tra architettura ingegneria e arte


Qual è stata la ragione della lenta adozione di un nuovo paradigma nell'architettura?


Il ritardo con cui l'architettura ha integrato i cambiamenti portati dalla Rivoluzione industriale è notevole. Ci sono stati quasi 130 anni di attesa prima che gli avanzamenti della Rivoluzione industriale trovassero applicazione nell'architettura. Il punto di partenza di questa trasformazione fu la scoperta della macchina a vapore, che segnò un cambiamento epocale nella produzione di energia. Questa innovazione portò alla creazione della locomotiva, innescando una rivoluzione globale. Questo periodo vide un'accelerazione dell'urbanizzazione, con un massiccio trasferimento di persone verso le città e la trasformazione dei contadini in operai fabbricanti. Questa ondata di cambiamento influenzò tutti gli aspetti della società di quel tempo, dall'arte all'architettura, e benché inizialmente questi cambiamenti sembrassero sconnessi e contrastanti, col tempo si delineò un quadro complessivo che caratterizzò il diciannovesimo secolo.

L'architettura iniziò a plasmare la sua nuova identità attraverso il contributo di architetti francesi avanguardisti, che posero le fondamenta di una visione dell'architettura che si distaccava dalla magniloquenza del barocco per abbracciare una rigida geometricità. Boulay e Ledoux furono tra i pionieri di questo movimento. La Francia vide la nascita dei primi istituti politecnici, volti alla formazione di architetti e ingegneri, figure professionali fino ad allora inesistenti. Doulin, docente di uno di questi istituti, elaborò una teoria dell'architettura basata sulla classificazione tipologica, ovvero su modelli standard di sistemi e disposizioni. L'avanzamento tecnologico, come le locomotive e le macchine a vapore, richiese lo sviluppo di nuove infrastrutture, inclusi viadotti e ponti, realizzati con materiali innovativi come l'acciaio e il cemento.

Nel frattempo, a Chicago, un devastante incendio spinse all'uso di ferro e acciaio per la costruzione di nuovi edifici. In questo contesto, i Preraffaelliti esaltarono il Medioevo con una visione anti-industriale, ponendo le basi per le future ideologie di William Morris sull'architettura integrata, che avrebbero influenzato il Bauhaus.

In Italia, questo movimento fu conosciuto come "Stile Liberty", e in Francia come "Art Nouveau". Sulla scena urbana, Haussmann introdusse a Parigi un nuovo modello di città salubre, che influenzò anche l'arte, spingendo gli impressionisti a rappresentare questa nuova visione urbana. In particolare, Cézanne affrontò la contraddizione tra il populismo volumetrico e l'impressionismo di Pissarro attraverso un'analisi compositiva, anticipando il concetto di produzione in serie, che sarebbe diventato fondamentale in quel periodo. La sua destrutturazione della prospettiva, vista come un residuo del passato, preluse al Cubismo e trovò la sua massima espressione in Picasso.